Stavolta sono in escursione con mio figlio  Raffaele, che , contento, compie questo percorso per la prima volta.
28  maggio 2021, bella giornata, serena  con innocue nuvole primaverili in cielo con buona visibilità utile per scattare  foto
Percorsa in auto la strada per il Passo San Marco, superata la località Madonna  delle nevi (1336 m), parcheggiamo l’auto nello slargo al tornante 9, poco dopo  la località Fraccia (1600 m).
Imbocchiamo sulla dx il bel sentiero-mulattiera 124A , da poco riaperto dopo la  chiusura invernale per slavine, in direzione Rifugio Balicco e Bivacco Zamboni.
 Il primo tratto è in saliscendi ed  alterna tratti nel bosco e nei pascoli fino a giungere a due torrenti carichi  d’acqua per la neve in scioglimento, che dobbiamo  guadare di sana pianta!
 Con percorso a tornanti guadagniamo  quota fino a raggiungere Baita Arletto (1860 m). 
Poco oltre lasciamo il sent. 124 che prosegue a dx, per imboccare a sinistra  una labile traccia di sentiero, che sale a raggiungere una baita in una radura  pascoliva con fontana-abbeveratoio. 
Continuando seguendo la traccia ci alziamo sulla cresta del costone che seguiamo  pestando anche strisciate di neve fino a raggiungere a vista il sentiero 101  proveniente dal Passo San Marco.
Ci godiamo salendo lo spettacolo dei panorami e quello delle fioriture  primaverili di crocus (Crocus vernus) , genziana di Koch (Gentiana acaulis),  primula irsuta (Primula hirsuta), Scilla bifolia, ... 
Salendo ancora raggiungiamo l’alto omone di pietre (2050 m circa), innalzato  poco sopra il sent. 101 e sottostante il canale di salita al Passo di Budria. 
Poco oltre l’omone, agganciato il sentiero segnato per la Bocchetta di Budria,  saliamo l'evidente canale che porta al valico.
La pendenza dapprima è morbida poi si fa decisa su un labile sentierino che con  secchi ripidi tornantini ci porta alla Bocchetta di Budria (2216 m).
Al valico si apre il panorama valtellinese, vicinissimo si staglia nel cielo  l'elegante e aguzzo Pizzo del Vento (2235 m) e oltre le Alpi Retiche.
Evidente la differenza tra il versante sud salito esposto al sole,  completamente sgombro di neve e con aspetto primaverile e il versante nord con  aspetto invernale ancora in gran parte ricoperto di neve.
Al Passo breve sosta anche perché soffia da nord un forte vento...non per  niente ci troviamo di fronte al Pizzo del Vento !
Disceso il ripido canale  sostiamo  baciati dal sole per un buon pranzetto al sacco e un po’ di relax, ammirando il  panorama sulla bella conca di origine glaciale che ospita in posizione centrale  il Bivacco Zamboni (2007 m) e più in basso il nuovo Rifugio Balicco (1995 m)  con accanto la Baita Laghetti (1963 m). 
Lasciato il sentierino di salita a dx,  scendiamo a sx a vista per pratoni e canali  a raggiungere il  bel Bivacco Zamboni (2007 m), da dove,  passando dentro il grande recinto di pietre per ricovero animali (‘bareck’) ,  raggiungiamo il Rifugio Balicco (2007 m) aperto da oggi, dove sventola al vento  la bandiera d’Italia.
(http://www.rifugiomarcobalicco.it/il-rifugio).
 Scendendo poi, percorrendo il bel  sentiero 124, ammiriamo poco sotto il rifugio, l’imponente omone di pietre  affiancato da un omino di dimensioni più modeste. 
Poco sotto raggiungiamo il bivio , non riconoscibile per la verità a chi non lo  conosce, dove chiudiamo il bell’anello compiuto!
Seguendo  il sent. 124  ripassiamo alla Baita Arletto per poi più in  basso rientrare nel  sent. 214A, percorso  in salita il mattino, che ripercorriamo in discesa per  rientrare al punto di partenza, contenti della  bella escursione specialmente Raffaele fatta per la prima volta!.